lunedì 4 aprile 2011

Un marito già ce l'ho. E rompe di meno...

Ieri, data la calura improvvisa, ho cambiato giacca. Ne ho recuperata una corta, rossa a doppio petto che mi aveva regalato mia suocera.
Matteo mi ha vista e ha iniziato a farmi domande.

M : E' nuova?
Io : No, l'avevo già
M : E' vecchia?
Io : Vecchia.. no, dai, l'avevo da un po' ma non direi che è vecchia
M : E da quanto ce l'hai?
Io : Non ricordo
M : Un giorno? Due?
Io : Ma non lo so... sarà un anno, forse due... ma che problema ti fa???

Poi sono scappata, con una scusa. Ma dico, non ha nemmeno 4 anni, che ha da farmi tutte queste storie??

C'è da dire che ogni tanto è carino.Venerdì sera quando i miei genitori l'hanno riaccompagnato a casa mi ha fatto i complimenti per l'acconciatura. Avevo fatto una coda, niente di che, però l'ha notato e gli è piaciuto.
Quando poi provo dei vestiti nuovi lui mi dice sempre cosa pensa. Mi va bene, perchè in genere mi approva... Chissà quanto durerà!

mercoledì 30 marzo 2011

Avere le idee chiare

A ogni bambino prima o poi viene chiesto cosa voglia fare da grande.

In genere le risposte sono sempre quelle, il calciatore, l'astronauta, il pilota, la ballerina, la maestra. Mai trovato uno che dicesse il programmatore...

Matteo deve sempre distinguersi. Il vigile. Lui da grande vuole fare il vigile.
Fin qui nulla di male. Quel che mi preoccupa è la motivazione.
Lui vuole fare il vigile per dare le multe.

Ok, va bene tutto, ma giuro, noi non siamo così str@*i in famiglia, davvero!
Questo cinismo, questa vena "bastarda" da dove gli è venuta?!

martedì 29 marzo 2011

L'ingenuità

I miei genitori qualche settimana fa hanno invitato a pranzo il parroco in pensione. E' un personaggio quell'uomo. Molto colto, potrebbe parlare per ore di qualsiasi cosa senza essere (esageratamente) noioso.

Nelle varie conversazioni, mio papà gli stava raccontando che con l'approssimarsi della primavera si erano già presentati i primi rospi che hanno la tendenza a riprodursi nel laghetto che i miei hanno nel giardino. Ne ha già catturati un paio, che però sono riusciti ad evadere. Il richiamo della natura...

Il parroco a quel punto gli ha raccontato che gli era capitato di vederne diversi quando stava in seminario.
"Una volta ho visto una scena bellissima, una mamma che portava sulla schiena il figlio!"
"Eehhmmm, don Paolo, non credo fosse proprio così. Una volta deposte le uova non c'è più contatto tra genitori e figli... Ecco, e poi in genere le femmine sono molto più grosse dei maschi, quindi..."

Beata innocenza!

giovedì 24 marzo 2011

Io non sono ancora pronta

C'è voglia di primavera.
Di trench al posto del cappotto.
Di colori vivaci al posto di grigini, beigini, nerini.
Di sole e caldo al posto di vento e nebbia.

Però la scarpa senza calza al 24 di marzo no! Dico, fa ancora freddo!!
Eppure evidentemente ci sono donne vere, donne con una sopportazione della temperatura avversa che lo possono fare, tant'è che stamattina in metropolitana ne ho viste ben due.
Pantalone, ballerina e niente calze.

Un po' le invidio, io credo che prima di giugno non ce la potrò fare.

mercoledì 23 marzo 2011

Voglia di lavorare saltaGLI addosso

Ieri ho ricevuto l'ennesima mail del collega fancazzista romano.
Che poi, dico che è un mio collega ma solo perchè lavoriamo nella stessa società. Lui appartiene ad un altra unit e non collaboriamo. O meglio, lui non collabora, perchè invece noi gli diamo più aiuto di quanto meriti.

La scorsa settimana avevo risposto ad un suo quesito, spiegandogli come eseguire un'operazione che lui - ovviamente - non aveva nemmeno pensato di provare a fare da solo.
In coda alla mail gli ho incollato un link dal quale gli consigliavo caldamente di recuperare tutti i manuali per eventuali dubbi futuri.

Evidentemente il mio consiglio non è stato seguito, perchè ieri mi ha nuovamente cercata per un aiuto. Che, ci tengo a sottolineare, non sono tenuta a fornire. E' una gentilezza.

Mi ha scritto che aveva provato a seguire la procedura che gli avevo indicato la settimana prima ma aveva ottenuto l'errore :
"L'impostazione del conto di contabilità per Perdite da magazzino non è specificato".
E in calce mi ha scritto "Che cosa manca?".

E lì mi è partito il fumo alle orecchie. Cosa diavolo vuoi che manchi, rimbambito che non sei altro? E' uno dei messaggi d'errore più chiari che abbia mai visto! Non ci hai nemmeno provato.
Io avrei capito se mi avesse chiesto DOVE doveva andare ad impostare il conto mancante. Ma che mi chieda COSA ci sia da fare non lo accetto!

Dopo mezz'ora gli ho risposto sprezzante :
Così a occhio direi che manca l’impostazione del conto di contabilità per Perdita di magazzino.

E poi in un impeto di bontà gli ho scritto dove impostarlo. Tanto me l'avrebbe chiesto, prima o poi.

Credevo di essere stata acida a sufficienza perchè capisse che mi aveva stancata. Evidentemente ci sono dei livelli superiori, perchè mi ha scritto ancora. Io gli ho risposto sempre un'ora dopo, telegraficamente.
Ma solo perchè ho pensato che se un giorno mi trovassi in difficoltà vorrei che qualcuno mi aiutasse.

Certo che, di mio, un minimo tentativo di smazzarmela da sola lo farei. Per dire.

martedì 22 marzo 2011

Cartelloni elettorali

Da un po' di tempo Milano è tappezzata di manifesti elettorali.
Aldilà dell'ideologia e dei (buoni) propositi, sia da una parte che dall'altra lasciano un po' a desiderare.
Ad esempio, non so se sia più credibile il Pier Luigi in camicia con le maniche arrotolate (per dare l'idea che sia sempre al lavoro? ipotizzo eh..) o la Letizia vestita da operatore ecologico con la pala in mano ( e lì però cara Leti te le vai a cercare, mi sono venute mille battute, e nessuna ripetibile...).
Ne ho visti altri di cui non ricordo il nome, ma sempre con quell'aria da pesce lesso. Immagino quante ore siano stati lì sotto il riflettore, me li vedo con davanti una tizia in tailleur e chignon che gli dice "gira la testa di 3/4, non stare rigido, accenna un sorriso.. meno... di più.. ok, non far vedere i denti, sguardo fiero, ma non arrogante, eee... ci siamo". Perchè l'immagine, di questi tempi, fa tutto.

E gli slogan. C'è gente che viene pagata (e molto bene, temo) per produrre frasi a effetto, semplici, chiare ma che restano. A me sembrano solo aria fritta.

Spero ardentemente di essere smentita.

lunedì 21 marzo 2011

Deliri lavorativi - sarà la primavera...

Parlando di un neo-collega che ha la brutta tendenza a rendersi invisibile, ad imboscarsi e a non farsi trovare quando serve.

G - Chissà come fa. Non si sa mai da che cliente sia!
Io - Eh, no, ma adesso non può più fare così, si sa tutto.
C - Da quando è stato assunto è sotto controllo.
G - Ah, e oggi quindi dov'è?
Io - Non lo so!
C - ....
G - E meno male che si sa tutto...!

martedì 15 marzo 2011

Piove, piove, la gatta non si muove


Piove, piove, la gatta non si muove


E nemmeno la metropolitana, se è per questo. Stamattina c'era tantissima gente, una massa compatta, un muro. E di quegli odori.. che uno la mattina si aspetta che la gente emani odore di caffè e non di aglio, diamine!
Nel treno poi c'era un tasso di umidità che nemmeno nella foresta pluviale. Quando sono scesa avevo dei muschi sotto le scarpe.
Ah, perchè poi da genio quale sono, stamattina non ho certo messo gli stivali o delle robuste scarpe chiuse e alte. No, no. Le ballerino ho messo. E per di più le più aperte e scollate del mio parco scarpe.
Per dire il genio...

lunedì 14 marzo 2011

Carnevale

Per noi ambrosiani sabato è stato l'ultimo giorno di carnevale.
Noi abbiamo fatto una super festa con i nostri amici disabili. Mi pare fossimo in più di 200.
Il tema della festa era il mondo delle fiabe.
Noi in genere non amiamo molto i travestimenti, ma quest'anno ci siamo impegnati. Matteo, come aveva già deciso, si è vestito da drago, Matilde da strega, io da principessa (potendo..) e mio marito da castello.
Il castello l'abbiamo costruito con il cartone sabato dopo pranzo, in fretta e furia perchè la festa iniziava alle 16:30. E' davvero venuto bene, abbiamo fatto la nostra porca figura.

Avevo invitato anche i vicini di casa. Si sono trasferiti da poco e conoscono poche persone nella zona. Sono persone piacevoli e ci tengo a stringere un po' i rapporti con loro.

La festa è stata molto bella. Sono orgogliosa dei miei amici, hanno fatto un ottimo lavoro.
La sala da pranzo era allestita con scene (dipinte A MANO su cartone) dei vari cartoni della Disney. Su ogni tavolo c'era un segnaposto personalizzato.
Anche nel salone della festa la scenografia era bellissima.
Poi si sono impegnati per organizzare dei giochi che potessero coinvolgere tutti.

La cena è stata davvero notevole. Hanno preparato le lasagne, facendo anche la sfoglia, un secondo con due tipi di carni diverse con contorno di patate. Per finire frittelle e chiacchiere. Che eravamo già pieni, ma al dolce non si dice mai di no.

Sono tornata a casa molto contenta, perchè vedere tutta quell'attenzione ai dettagli, tutto l'impegno profuso mi ha fatto sentire amata.

mercoledì 9 marzo 2011

Mi apre il ticket o non mi apre il ticket?

Ieri è capitato un semi-disastro. Uno dei clienti che seguo aveva la fatturazione clienti bloccata perchè la funzionalità che crea le fatture era troppo lenta. Non che il problema sia rientrato, ora ci stanno lavorando i miei colleghi sviluppatori. Anche il mio capo. Pare stia programmando dalla seggiovia. Ma questa è un'altra storia...

Per capire un po' la situazione ho telefonato alla responsabile dell'ufficio clienti. Una specie di Crudelia ma senza pelliccia.

Lei ha colto l'occasione per parlare di un'altra questione sorta nei giorni precedenti, quando una ragazza del suo ufficio ha registrato per sbaglio una fattura a importo 0.
L'errore umano pare sia contemplato nel lavoro, ma lei ci teneva a sottolineare che il sistema non deve permettere che l'utente registri una fattura in quel modo. (Voglio vederla con gli omaggi, cmq...)

Mi ha detto "perchè se c'è qui una ragazzina, una scimmia, un robot, non devono succedere queste cose. Il sistema deve essere a prova di stupido".

Alla parola scimmia ho sentito un brivido lungo la schiena. Alla faccia della considerazione per le persone con cui lavora!

E poi sorge l'annoso problema, falle capire che se il sistema è flessibile puoi fargli fare quello che vuoi, ma se inizi a mettere dei blocchi, quando ci sarà necessità di fare qualcosa di particolare saranno c###i!

Ah, ma questa modifica gliela faccio firmare col sangue!

martedì 8 marzo 2011

Le contraddizioni. O forse no...

Ho delle amiche (...) su facebook che hanno avuto dei figli di recente. Se si guarda il loro profilo è un tripudio di "amo mio figlio", "mio figlio è tutta la mia vita", "non so cosa farei se non avessi mio figlio" ecc... e tutta una serie di link zuccherosi e melensi sui bambini.

Fin qui nulla di strano. Oddio, mi fa un pochino impressione, però ci potrebbe stare.

Solo che non riesco a fare a meno di pensare a come fossero una quindicina di anni fa. Me le rivedo ancora. Pronte a passare di fiore in fiore, per usare un'espressione fine.

D'istinto mi viene da sorridere. Mi sembra quasi una contraddizione. Com'è possibile che da ragazze "facili" siano diventate mamme devote, con in mente solo il figlio?

E poi cerco di ricordare meglio com'erano allora, ma provo a guardarle con gli occhi di adesso.
E vedo ragazze molto insicure, che vogliono essere accettate, apprezzate, amate ad ogni costo.

Che nel figlio abbiano trovato una risposta all'amore incondizionato che cercavano?

lunedì 7 marzo 2011

Ho vinto un premio!

La Gemma che è tanto carina, mi ha nominata per un blog-premio :



Ecco le regole da seguire:


1) accettare il premio e scrivere un post a riguardo.

2) scegliere da 3 a 5 blogs che vi piacciono e che volete far conoscere comunicando loro che hanno vinto il premio.

3) linkare il post della persona che ve lo ha mandato.

Lo scopo del premio è dare più visibilità e far conoscere i nuovi blogger.

I miei blog preferiti al momento sono :
http://inciuciando.style.it/
http://sunshine-fulloflife.blogspot.com/
http://eagle.style.it/

Devo dire che ultimamente sono un po' presa dal lavoro e mi paleso poco...

mercoledì 2 marzo 2011

Avere la risposta pronta - seconda parte

Matteo : Mamma con chi sei arrabbiata?
Io -dall'altra stanza : Con la Mati, non fa mai quello che le dico.
Matteo : Matilde, devi fare quello che dice la mamma
Matilde : Aaaaaaa... e tu sei un caccone!

Un pochino ha ragione lei... Noiosone!


Matteo : Mamma ma cos'è la varicella?
Io : E' una malattia esantematica, vuol dire che ti vengono i puntini
Matteo : Sì, io ce li ho, e si chiamano NEI.

Questo per dire che la Mati ha la varicella.

venerdì 25 febbraio 2011

Avere la risposta pronta

Stamattina h 6.50, bagno.
Matilde rovista nel mio armadietto intanto che mi preparo.

Io - Matilde, ritira quella scatola nell'armadietto.
Matilde - Non sono capace.

Ma come fa a quell'ora ad essere già in grado di rispondere così???


A colazione, Matteo ha distrutto la scatola dei biscotti (ovviamente non ero presente durante il misfatto).

Io - Matteo... hai squartato la scatola... e adesso come facciamo a ritirarli?!
...
Matteo - Mamma, io ho fatto così perchè volevo farti uno scherzo!


Quasi quasi me lo porto la prossima volta che devo andare da un cliente.

giovedì 24 febbraio 2011

Le conquiste della settimana

Questa settimana grandi risultati!

Matteo ha finalmente accettato che luglio si scrive con "gl" e non "luio", come sosteneva lui. Ci sono volute mille spiegazioni, la visione di decine di calendari e la conferma da parte di varie persone autorevoli, ma ce l'abbiamo fatta. Voglio proprio vedere quando andrà a scuola...

Matilde ha imparato i colori. Ha avuto il periodo rosso e poi il periodo giallo, ora invece li riconosce correttamente.
L'altra mattina
Mati - Questa e' rosa.
Io - Si, brava! E questo? (Indicando la confezione di Nesquik)
Mati - E' Nesquit
Io - ...si, hai ragione, ma di che colore e'?
Mati - Giallo.

Direi che ci siamo!

martedì 22 febbraio 2011

Il pollaio

Venerdì scorso sono andata a mangiare la pizza con le mamme della classe di Matteo.
Il solito pollaio. Credo che le cameriere ci abbiano odiate.
Sono stata piuttosto sfortunata perché non ho trovato posto vicino alle mie amiche e mi sono dovuta sedere vicino a mamme sconosciute.
Le due di fronte a me hanno passato la sera a parlare tra loro. Cosa piuttosto antipatica, la prossima volta che vadano per conto loro!

Ci sono stati momenti divertenti, tipo quando una mamma ha detto di lavorare in ospedale.
Mamma 1 : in che reparto?
Mamma 2 : cardiologia
Mamma 1 : sei infermiera?
Mamma 2 : no, cardiologo
...
Chissà perché se una donna dice di lavorare in ospedale si va subito a pensare che sia infermiera ...

Mi sono divertita, anche se la fine della serata mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Non ricordo bene per quale circostanza, alcune mamme hanno cominciato a parlare di un`amica di mia sorella.
Malignando, ovviamente. Mi e` spiaciuto, perché e` proprio una brava persona.
La cosa che mi ha lasciato più perplessa e` che non ce n`era bisogno, e` stato proprio un attacco gratuito, fuori da qualsiasi contesto.
Certa gente parla davvero solo perché ha la bocca!

lunedì 21 febbraio 2011

Un po' Cenerentola, un po' Bridget

Mi e` tornato alla mente un ricordo dolceamaro.
Era capodanno, mi trovavo ad un festa con tutti i miei amici, tra cui lui, il ragazzo dei miei sogni.
Bello, alto, simpatico... perfetto, in pratica.
Io mi sentivo un po` il piccolo anatroccolo di fianco ad uno splendido cigno.

Stavamo ballando con la sorella (8-9 anni) di una nostra amica. L'avevamo conosciuta in quel periodo di vacanza e ci eravamo affezionati a lei.

Ad un certo punto è partito un lento. Ho avuto un tuffo al cuore. Mai mi sarebbe ricapitata un'occasione così perfetta! La bambina avrà pure avuto 8 anni, ma ha colto subito quel che mi passava per la testa. Si è inventata una scusa e si è dileguata. Non credo di aver amato così tanto una bambina altrui.

Ci siamo ritrovati io e lui, vicini. Mi ha invitata a ballare quel lento. Non ricordo quale fosse la canzone, ero troppo presa da lui. Mi sembrava di essere in un film, mi sentivo un po' Bella in rosa al ballo, ma senza tutta quella parte tristissima sulla famiglia.

Lui aveva un modo di ballare coinvolgente, mi faceva sentire l'unica al mondo. Gli accarezzavo il collo, delicatamente, quasi distrattamente, anche se ogni gesto era studiato.

Non mi importava di quel che avrebbero pensato gli altri vedendomi.
In quel momento al mondo c'eravamo solo noi due.

E poi la musica è finita, e mi ha riportato alla realtà.

Avrei dato tutte le scarpette di cristallo del mondo per un suo bacio, invece lui mi ha salutata e si è allontanato.

E sì che avevo i collant a vita alta e le mutande della nonna!

giovedì 17 febbraio 2011

Il bilancio della giornata

Sono in treno e cerco di fare il riepilogo della giornata.

Mi sono arrivati dei ticket nuovi e sono riuscita a risolverli rapidamente e da sola (quasi) . BENE.

Ho scoperto che mi era arrivata una segnalazione che in realtà era stata già trattata da un collega. L'utente non aveva reputato necessario avvisarmi. Quando c'e` trasparenza nell'informazione...
MALE.


Un collega ha cercato di rifilare a me e ad un altro una bella gatta da pelare. Si trattava di una questione complicata che lui - ma DAI?!- non aveva voglia di seguire.
MALE.

Ho espresso il mio disappunto al mio responsabile che si e' mostrato d'accordo con me.
BENE.

A parte questo furbetto, i miei colleghi sono tutti belle persone e ci troviamo bene.
Ci vogliamo bene. Tant'e` che da un po' io e alcune colleghe eravamo preoccupate, perché il nostro caro collega Giacomo non era più lo stesso. Era pensieroso, cupo, assente, quando normalmente lui e' una persona brillante e vivace. Oggi pare si sia presentato senza l'anello che gi aveva regalato la fidanzata. Bruttissimo segno.
E' tutto il giorno che penso a lui e a cosa potrei fare per stargli vicina, visto che lui e' fisso dal cliente e non ci vediamo. Sono triste.

mercoledì 16 febbraio 2011

Che ogni tanto bisogna ridimensionarsi

Ogni tanto mi viene da fare il punto della situazione, altrimenti finisce che mi perdo, che non so più a che punto sono.

Ci sono delle sere che esco dall'ufficio un po' delusa, perchè mi rendo conto di non sapere un sacco di cose, che magari mi chiedono delle banalità e io non so dove reperire le informazioni. Che ci metto il triplo del tempo necessario.
E mi deprimo, perchè odio non essere all'altezza della situazione, come tutti del resto.

Mi chiama quel collega di Roma, che poi a conti fatti collega mio non è, lavora nella mia azienda, ma non fa parte del mio gruppo. Chiama quel collega e mi chiede delle cose che non so, ci ragiono, ci perdo tempo.
Mi innervosisco, perchè va bene non sapere come funziona il sistema, ma come si costruisce l'IBAN te lo cerchi su google, un pochino di fatica fattela pure tu, diamine!

E poi mi fermo un attimo. Questo è due o tre livelli sopra di me. Non sa nemmeno da che parte è girato, e pretende delle risposte da me che non gli devo niente.
E' tutta gentilezza rispondergli.

E poi ci ripenso ancora un secondo.
Lavoro su questo prodotto da ottobre, è ragionevole che non sappia tutto, che faccia fatica. Perchè io mi faccio tanti problemi, sono così in ansia quando c'è chi pretende tutto senza averne diritto e senza dare niente in cambio?!

martedì 15 febbraio 2011

Scene di vita familiare - perchè non siamo tutti a posto

Io : Matteo, da cosa vuoi vestirti a carnevale?
Matteo : Da drago
Io : E tu Mati?
Mati : Babbo Natale.


Matteo : Papà mi racconti una storia per aiutarmi a mangiare? Raccontami Pinocchio.
Papà : ...e poi a Pinocchio sono venute le orecchie da asino.
Mati : Come io!


Matteo : Il peperone è un pepe grande grande.

Matteo : E' arrivato un bastimento carico carico di... animali, che volano di notte e fanno uuuu, uuuu, sembrano aquile, ma non sono aquile, iniziano con la lettera P. Pipis... Pipis...
Io : Pipistrello?
Matteo : Brava!

Perchè lui è di buon cuore.

venerdì 11 febbraio 2011

Socratica - perchè so di non sapere un beneamato ...

In questi giorni più che mai mi rendo conto della mia ignoranza.

Ieri ho ricevuto una telefonata:

E. - "Ciao, sono Ernesto di Ravenna, un collega, stavo cercando Laura"

Io - "Guarda, Laura non c'è" (e mi aspettavo l'immancabile "è andata via" che stranamente non è arrivato)

E. - "Magari è da un cliente... mi aveva dato un altro numero"

Io - "Prova a chiamarla lì, altrimenti mandale una mail"

E. - "Ennno, io ho bisogno di parlarle"

Io - "Allora prova a quel numero..."

Ovviamente non l'ha trovata, mi ha richiamata e ho vinto io la grandissima opportunità di dargli una mano. Io probabilmente non sono molto esperta, ma lui è peggio!
Mi ha fatto delle domande che mi hanno messa in difficoltà. Che poi quando mi sono fermata a ragionare con calma ho capito e ho trovato delle soluzioni (che poi non erano proprio proprio precise, ma si fa un passo alla volta). Mi sono fatta mandare il suo numero di telefono via mail.

Nel frattempo discutevo con i colleghi del fatto che questo si fosse presentato dicendo di essere di Ravenna. Non ne capivo molto l'utilità.
Mi arriva la mail.

Io - "Ma guarda te questo, mi dice di essere di Ravenna, ma è della sede di Roma. La prossima volta che chiama gli dico che sono di Varese."

Collega - "Della Venna, Stefania, non di Ravenna. Si chiama così!"

Io - "... e vabbè, se però non sa parlare non è mica colpa mia!"


Sto messa così. Però è venerdì, suvvia.

giovedì 10 febbraio 2011

E tanti cari saluti al collega migrante

In questo periodo in ufficio è periodo di cambiamenti. Gente che va, gente che arriva.
Ieri sera ci siamo trovati per un aperitivo per salutare un collega che se ne va.
E fa le cose per bene, eh, mica che va alla concorrenza.
Tipo che se ne va Dubai, dove la fidanzata lavora già da qualche anno.
Solo per questo motivo siamo contenti per lui.

Siamo andati in un locale qui a Milano, avevamo un tavolo prenotato. E non un tavolo qualsiasi, no, no. Quello al centro della sala, rialzato e posto sotto un enorme lampadario luminosissimo.
In pratica ci vedeva chiunque. Sembravamo in vetrina.

Inizialmente noi ragazze eravamo un pochino in imbarazzo, venivamo direttamente dall'ufficio e ci siamo ritrovate circondate da ragazze tiratissime, con vestitini sbracciati e trucco perfetto.
Nonostante questo abbiamo avuto la nostra dose di tentativi di abbordaggio.

Zitta e porta a casa.

Alla fine ci siamo un po' rilassate e adattate al posto. Abbiamo mangiato (tanto) e bevuto (di più).

Sono arrivata a casa all'1, con un sonno terribile. Stamattina il risveglio è stato molto difficile. Non ho più il fisico per queste cose!!

martedì 8 febbraio 2011

Le mie tare mentali - volume I

Ci ragionavo l'altro giorno. Ho 30 anni (quest'anno saranno 31, porca ...), ma quando mi chiedono l'età d'istinto mi verrebbe da dire 25.

Non mi sento adulta, mi sembra d'essere una ragazzina a cui siano state affidate responsabilità troppo grandi. C'è solo una situazione in cui mi sento "grande".
Perchè non basta essermi laureata, avere un lavoro. Non è sufficiente essere sposata e avere due figli (due parti naturali di 8 e 6 ore, giusto per essere precisi). No, no.
Per sentirmi davvero adulta devo fare una cosa. Andare in lavanderia.
Quando entro in lavanderia mi sento davvero emancipata, una donna e non una ragazza.

Questo per fugare ogni dubbio circa la mia sanità mentale.

Il top assoluto, l'evento che davvero mi farebbe sentire arrivata, una donna in carriera, sarebbe avere la donna delle pulizie. Ma per quello devo fare un grosso lavoro su me stessa. Devo ancora accettare l'idea che si può pagare una persona per fare delle cose che faresti tu gratis, con un po' di fatica in più. Proprio non ce la faccio. E poi dovrei accettare anche l'idea che un'altra persona metta le mani tra le mie cose.

Ok, la dico tutta, la mia vera preoccupazione è che questa persona possa mettere in discussione come ho organizzato la casa e le mie cose. Oooohhhh, l'ho detto.
Perchè fanno così! E poi riordinano secondo criteri loro. Faschtidio.

Ok, non sono pronta. Ancora qualche anno.

lunedì 7 febbraio 2011

Un libro cambierà il mondo. O almeno il tuo pomeriggio...

Da ragazzina pensavo che fare la bibliotecaria fosse il lavoro più bello del mondo.
Stai tutto il giorno in mezzo ai libri, e in più ti pagano!
Con una mia amica, d'estate passavamo interi pomeriggi nella biblioteca comunale, per "aiutare" la bibliotecaria. E' una donna molto gentile, ci voleva bene, sapeva quanto noi amassimo leggere e spesso ci suggeriva dei titoli nuovi. Le raccontavamo delle nostre (dis)avventure amorose, e credo se la ridesse tra sè e sè per quanto eravamo imbranate.

L'amore per la lettura rimane, è una cosa che si impara da bambini e non ti lascia più.
Ho avuto passioni lancinanti per alcuni scrittori, amori corrisposti (perchè quando leggo una cosa bella penso sia stata scritta per me), tiepide amicizie, incontri diffidenti.

Ultimamente mi sto dando al giallo, che poi magari non ci dormo di notte per l'ansia, ma 'sti scrittori svedesi e norvegesi sono proprio bravi!
Ho avuto il periodo sudamericano, il periodo inglese, quello sudafricano. E ora è il momento della Scandinavia. Qua e là ci piazzo qualche italiano, per campanilismo più che altro.

Ora in realtà sono alle prese con un libro dell'Allende, uno dei miei amori giovanili.
Sto leggendo "La somma dei giorni", che è un racconto in prima persona della vita della sua famiglia nel periodo successivo alla morte della figlia Paula.
Pur non condividendo la sua visione del mondo, la adoro. Dà l'idea di essere una persona gradevolissima anche se dotata di un bel caratterino.
Sembra quasi di conoscerla, si mette a nudo, ti parla come se fossi sua amica, senza pudori, senza omettere aspetti imbarazzanti o che potrebbero metterla in cattiva luce.

Mi piacerebbe essere così, sentirmi DAVVERO libera di dire sempre quel che penso. Invece ho sempre attivo il filtro "attenzione a non ferire i sentimenti altrui".
Posso dirlo? E' colpa di mia mamma.

E chiudiamo qui la seduta odierna. Tiè, senza nemmeno pagare lo psicanalista!
Troppo facile?!

venerdì 4 febbraio 2011

I requisiti del consulente

Per essere un (buon) consulente non è necessario sapere tutto, essere esperti di un argomento, no. Bisogna essere psicologi, analisti, a volte (troppo spesso) psichiatri.

Per la mia esperienza bisogna essere dotati di :

- PAZIENZA INFINITA, perchè delle volte l'utente è in grado di sfinirti. Ti chiede la stessa cosa 20 volte, dichiarando di avere capito tutto. E tu sai che non è vero, glielo leggi negli occhi, ma fai finta che sia davvero così. Più che altro ci speri.

- CHIAROVEGGENZA. Oggi mi hanno aperto un ticket. La segnalazione era del tipo "la registrazione della fattura non funziona". Ho risposto via mail chiedendo dei dettagli, un esempio pratico, un numero di fattura da controllare. La risposta è stata (testuale, la copio dalla mail) "secondo me non c’è un errore, il sistema gestisce male la cosa". Bene, adesso sì che so cosa controllare! Dovrò decidermi ad ordinarla 'sta sfera di cristallo...

- BUONA EDUCAZIONE. Perchè ti capitano mille occasioni in cui potresti esplicitamente dire al tuo interlocutore che è un rimbambito. Ma mi hanno detto che non sta bene. Quindi, glissare. E' un'arte, blandire la persona che si è accorta di aver detto una vaccata. "Bhè, in effetti ci si può confondere..".

Per fortuna lavoro dalla sede, così posso evitare brutte figure.

E' un classico la scena in cui si chiude la telefonata
"...sì, sì. ok, va bene, ciao, ciao"
... click...
"Mavafanculo!"

giovedì 3 febbraio 2011

alti e bassi

Questa e` una settimana complicata, dal punto di vista lavorativo.

Un cliente mi ha mandato una mail poco simpatica in cui lamentava una mia mancanza di precisione. In parte avrebbe anche ragione, se io non avessi prove per obiettare che le loro specifiche non sono per nulla precise.

Un altro cliente invece pare essere molto soddisfatto del mio operato. E` stata fatta ieri una riunione con tutti i capi e pare si siano espressi in grandi elogi. Poi e` anche girata una mail tra i capi dell'azienda, in cui si facevano i complimenti tra di loro. Lo so perché me l'hanno girata, non perché fossi tra i destinatari. Ovvio. I complimenti li ricevono sempre quelli che non si sporcano le mani.
Trovo sia molto divertente. In realtà poi il mio responsabile mi ha chiamata per congratularsi.

Oggi invece altra giornata impegnativa. Tutta colpa dell'agenzia delle entrate che ci complica la vita tra Black list, 770,cdi. Ma poi tutta 'sta cartaccia la guarda davvero qualcuno??? Ho i miei dubbi...

mercoledì 2 febbraio 2011

La cosmopolitana

Ci sono un musulmano, un ortodosso e una cattolica.
Non è una barzelletta, ma la "panchina" della metropolitana che ho preso stamattina.

Ci trovi la signora ingioiellata e quella delle pulizie. Il manovale e il dirigente.

C'è sempre di tutto.

A me diverte guardare gli stranieri in visita, quelli con la guida e lo zaino che si parlano tra di loro in lingue incomprensibili.
Tu sei lì, che non vedi l'ora di andare a casa, mentre loro sono tutti entusiasti, hanno in mente mille progetti, percorsi. Tutte quelle cose da vedere e troppo poco tempo per farlo.
E pensi che tu, per esempio, non sei mai stata alla pinacoteca di Brera. Tipo.

Che in quella città che a volte preferiresti non vedere, ci sono delle meraviglie per cui la gente fa dei viaggi lunghissimi per visitare.

Un po' è la pigrizia, un po' la sana ignoranza, un po' l'abitudine al luogo.
Che non ti viene da pensare che ogni città ha le sue meraviglie. Le dai per scontate, non le cerchi più.

giovedì 27 gennaio 2011

Perchè ogni tanto farsi i fatti propri... eh?!

Recentemente hanno sistemato la casa di fronte. Era una specie di bettola incastrata fra palazzine curate. Stonava.
L'hanno ristrutturata, alzata, ridipinta. Insomma, hanno fatto un bel lavoro. Il nostro appartamento dà proprio sul loro cortile e questa sistemazione ci ha fatto piacere. Adesso abbiamo una bella visuale.

Ma non tutti la pensano come noi. La condomina rompic@#§ç*çi - che c'è sempre, almeno una c'è sempre - evidentemente non era soddisfatta.
Ha pensato bene di citare in giudizio i vicini - chiaramente a lavori ultimati - dichiarando che questi avessero illegittimamente sopraelevato casa loro e che quindi dovessero rispristinarla.
Carina lei.

Bene, i vicini hanno rilanciato. Hanno denunciato il nostro condominio, perchè non vengono rispettate le distanze stabilite per legge tra i muri del condominio e di casa loro e perchè il muro perimetrale non è alla giusta distanza. E quindi ci chiedono di arretrare. Tiè!

Purtroppo ci siamo dimenticati di partecipare alla riunione di condominio in cui si è discusso di questa questione. Io spero solo che abbiano demolito il genio del male che ha fatto la denuncia. No, davvero.
Per colpa sua dovremo affidarci ad un avvocato e pagarlo tutti. Perchè questa zabetta ha così tanto tempo da rompere le balle a tutti.
Spero che un pochino si sia vergognata!

mercoledì 26 gennaio 2011

E fu sera e fu mattina - terzo giorno

Siamo al terzo giorno di trasferta del marito e mi domando come facciano le altre.
Voglio dire, ci sono uomini che vivono in trasferta e si palesano giusto il fine settimana. Che per loro rimane lavorativo, s'intende.
Queste donne come fanno? Come riescono a mantenere la sanità mentale tra gestione dei figli, del lavoro, della casa?

Ditemi che hanno tutte la signora che fa le pulizie, bambinaie e al lavoro nessuno rompe.
No, eh?!

Sarà che sono abituata bene, che mio marito non è come tutti gli altri, che contribuisce davvero alle necessità della casa e della famiglia. Più della famiglia, perchè oggettivamente il massimo che fa per la casa è riempire di quando in quando la lavastoviglie.
Però è un uomo presente.

E adesso che non c'è mi è sempre più evidente quanto lui sia importante per me.

martedì 25 gennaio 2011

La sveglia che non suona

Questa settimana sono una madre single.
Mio marito è via per un corso e rientrerà venerdì.
Stanotte il letto mi sembrava così vuoto... per quanto non ami essere toccata mentre dormo, sentire che lui è lì, sapere che se allungo la mano lo trovo mi dà sempre un senso di serenità e di calore.
Chiaro che non sono stata da sola tutta la notte. Prima è venuto Matteo. Ma non da solo, no. Si è portato la sua tossaccia fastidiosa. Mi ha tossito nei capelli per qualche ora - perchè va bene tutto, ma data la situazione meglio dargli le spalle.
Per qualche motivo a metà notte ha deciso di tornarsene nel suo letto.
Decisione che ho ampiamente approvato.
Alle 6 MatiMati piangeva, senza fare troppe storie l'ho presa e me la sono portata nel letto.

E poi... Ho riaperto gli occhi alle 7:43. Non ci potevo credere, la mia fidata sveglia aveva fatto cilecca! Sono scattata giù dal letto e nel tempo record di 6 minuti ero vestita, avevo preparato la colazione ma soprattutto ero riuscita a far sedere a tavola Matteo. Incredibile, prestazione che resterà negli annali. MatiMati al solo sentire la parola "colazione" si muove, ma lui... in genere ci vuole mezz'ora.

Hanno ingurgitato il latte, li ho cambiati e poi mio papà li ha portati al nido e alla materna.

Sono arrivata al lavoro con mezz'ora di ritardo, ma intanto ce l'ho fatta.

giovedì 20 gennaio 2011

Sul treno

Questo post non e' altro che un test per verificare la potenza dell'oggetto cellulare. Che mio mariti, da buon smanettone ogni tanto mi ruba per fare i suoi test. Tutte cose a fin di bene, peccato che poi io non mi ci ritrovi e faccia delle gran figure.
Oggi ad esempio non riuscivo a non rispondere ad uno dei miei responsabili. Già sospetto che i fruitori dell'open space mi odino perché tendo ad essere un pochino chiassosa. Se poi ci si mette il cellulare ...

Perchè la salute prima di tutto!

Eh, sì, quando c'è la salute c'è tutto!
Quindi posso dire di essere nullatenente..

A dicembre mi sono fatta una settimana di malattia perchè (citando la mia medico) ero "piena di muco fino alle orecchie". Antibiotico, mucolitico, antipiretico e fermenti.

La scorsa settimana influenza. Antipiretico, aerosol e mucolitico.

Ora ho il cervello foderato di muco, un mal di gola terribile. Non ho ancora avuto il coraggio di misurare la febbre, non voglio arrendermi all'evidenza che dopo i 30 il mio fisico è in declino. In caduta libera. Un disastro. Una carretta. Quando ci si tiene alla chiarezza!
Cmq, ancora mucolitico (che ci piace tanto), propoli e delle pastigliette per la gola. C'è scritto che si tratta di un antibiotico. 
Conviene che prenda ancora qualche fermento?! Sai mai...

E noi abbiamo prenotato le vacanze!

Mica che poi non si fa più in tempo, sabato abbiamo prenotato per le vacanze di agosto. E già non c'è quasi più posto!
Noi poi avremmo voluto organizzarci per andare in un altro momento, tipo a giugno o luglio. Pare però che gli amici con cui vogliamo andare possano slo ad agosto, quindi ci adeguiamo. Che poi mica le abbiamo ancora chieste le ferie... Ma questi sono solo banali dettagli.
Considerando che per Natale ho iniziato io a rompere a novembre e ci siamo risolti a definirle a metà dicembre. Per dire l'efficienza e l'organizzazione. Che poi io pensavo fosse solo una prerogativa del nostro gruppo, invece a quanto pare funziona così in tutta l'azienda.

Una mia cara amica che lavora in un altro gruppo il venerdì ha saputo che il martedì successivo sarebbe dovuta andare a Roma. Le hanno detto che avrebbe dovuto tenere un corso e fare una demo. Ma non le hanno esplicitato di COSA avrebbe dovuto parlare. L'ha scoperto alle 8:59 del martedì. Non male.
Vedi a lamentarsi?! C'è sempre chi è messo peggio.

Adesso per esempio, mi è arrivata una segnalazione da un cliente. Non ha la più pallida idea di quale sia l'argomento, non so nemmeno dove andare a reperirlo nel sistema. E ovviamente sono qui da sola.
Sarà una giornata divertente... 

Il ritorno non sempre è piacevole..

Una settimana di influenza e mi sembra di essermi fermata per un mese.
Sono tornata ieri al lavoro e ho trovato la rivoluzione.
Il collega che è sempre seduto di fronte a me non c'era. Mi hanno spiegato che è stato mandato dal nostro cliente-buconero. Quel tipo di cliente da cui sai quando vai ma non sai SE e QUANDO tornerai. Uno dei capi ha detto che sarà questione di due giorni, l'altro che sarà per due settimane. Noi ci siamo guardati in faccia ..Ok, 2 mesi...

Poi ho guardato la posta e ho trovato una mail di un collega, oggetto :"Addio". Un po' melodrammatico. In pratica mi voleva avvisare che dovrà lavorare su altri progetti e quindi non avrà più tempo di seguirmi sui miei. Ottimo. Ora sono ufficialmente senza programmatori.
Mi han detto che al supermercato non si trovano. E io ora che cosa faccio??
Naufragherò, non ho altre alternative. 

Cari fisici, ormai non ci caschiamo più!

 I disturbi alimentari?! Tutta colpa dei fisici!
Perchè va bene tutto, ma se chiami "Grave" qualsiasi corpo dotato di peso poi non puoi aspettarti che noi donne - sempre molto più colte degli uomini - non ce ne facciamo un problema. Se durante le feste di Natale dovessi aumentare di qualche etto, come la dovrei vivere?
Sono diventata più grave e quindi questo non può che essere un problema!

Eh, cari fisici, è con la logica che vi distruggo e vi smaschero!
Non è colpa della moda, non è colpa della pubblicità, no, no. Le ansie delle donne sono tutta colpa dei fisici!

Top 5 - Gli errori della lavatrice

Top 5 - Gli errori della lavatrice

5 - La sparizione dei calzini. Perchè anche se sappiamo bene che per le leggi della fisica nulla si crea e nulla si distrugge, vorrei capire come sia possibile che mettendo in lavatrice due calzini me ne esca uno solo. Misteri.

4 - La diffusione del colore. Capita che in mezzo ai bianchi finisca una maglia rossa. Quel che ne esce è una sorpresa. Per fortuna mi è capitato una sola volta. Ma è sempre una di troppo! Psichedelia.

3 - La dissoluzione della carta d'identità. Questa credo sia capitata solo a me. per poter andare a rifare la carta d'identità ho tentato il solito banale trucco del lavaggio in lavatrice. Solo che ho voluto fare le cose in grande, l'ho piazzata lì, bella bella, senza copertura e fuori dalle tasche. Ho ritrovato solo il quadratino della foto (ma senza più l'immagine). Magia.

2 - I vestiti che si restringono. Mai fare le cose di fretta! Perchè se stai uscendo e decidi all'ultimo minuto di fare un bel lavaggio di delicati, ma per l'ansia di fare tardi imposti il ciclo normale... Poi non ti puoi lamentare se i tuoi maglioni diventano di taglia 2 anni. Incentivo alla dieta.

1 - I fazzoletti di carta. La prima regola della lavatrice dovrebbe essere di controllare sempre in tutte le più remote tasche. Ma poi una si dimentica e quando apre la lavatrice dopo il lavaggio... Sorpresa! pezzi di fazzoletti ovunque. Per fortuna li fanno sempre più resistenti, quindi ieri non ho trovato dei coriandoli ma dei pezzi un po' più consistenti e ben individuabili. Bianco Natale!