martedì 22 marzo 2011

Cartelloni elettorali

Da un po' di tempo Milano è tappezzata di manifesti elettorali.
Aldilà dell'ideologia e dei (buoni) propositi, sia da una parte che dall'altra lasciano un po' a desiderare.
Ad esempio, non so se sia più credibile il Pier Luigi in camicia con le maniche arrotolate (per dare l'idea che sia sempre al lavoro? ipotizzo eh..) o la Letizia vestita da operatore ecologico con la pala in mano ( e lì però cara Leti te le vai a cercare, mi sono venute mille battute, e nessuna ripetibile...).
Ne ho visti altri di cui non ricordo il nome, ma sempre con quell'aria da pesce lesso. Immagino quante ore siano stati lì sotto il riflettore, me li vedo con davanti una tizia in tailleur e chignon che gli dice "gira la testa di 3/4, non stare rigido, accenna un sorriso.. meno... di più.. ok, non far vedere i denti, sguardo fiero, ma non arrogante, eee... ci siamo". Perchè l'immagine, di questi tempi, fa tutto.

E gli slogan. C'è gente che viene pagata (e molto bene, temo) per produrre frasi a effetto, semplici, chiare ma che restano. A me sembrano solo aria fritta.

Spero ardentemente di essere smentita.

2 commenti:

  1. Mmm... purtroppo dubito che troverai qualcuno che ti possa smentire... :(

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  2. Bah, a me quelli con le maniche arrotolate non mi convincono affatto, qualunque schieramento politico rappresentano. Mi fanno sempre tornare in mente Peròn, guarda un po'!
    Che poi, una volta concluse le elezioni, siamo sempre gli stessi a tirarsi su le maniche e a lavorar di pala.

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