lunedì 7 febbraio 2011

Un libro cambierà il mondo. O almeno il tuo pomeriggio...

Da ragazzina pensavo che fare la bibliotecaria fosse il lavoro più bello del mondo.
Stai tutto il giorno in mezzo ai libri, e in più ti pagano!
Con una mia amica, d'estate passavamo interi pomeriggi nella biblioteca comunale, per "aiutare" la bibliotecaria. E' una donna molto gentile, ci voleva bene, sapeva quanto noi amassimo leggere e spesso ci suggeriva dei titoli nuovi. Le raccontavamo delle nostre (dis)avventure amorose, e credo se la ridesse tra sè e sè per quanto eravamo imbranate.

L'amore per la lettura rimane, è una cosa che si impara da bambini e non ti lascia più.
Ho avuto passioni lancinanti per alcuni scrittori, amori corrisposti (perchè quando leggo una cosa bella penso sia stata scritta per me), tiepide amicizie, incontri diffidenti.

Ultimamente mi sto dando al giallo, che poi magari non ci dormo di notte per l'ansia, ma 'sti scrittori svedesi e norvegesi sono proprio bravi!
Ho avuto il periodo sudamericano, il periodo inglese, quello sudafricano. E ora è il momento della Scandinavia. Qua e là ci piazzo qualche italiano, per campanilismo più che altro.

Ora in realtà sono alle prese con un libro dell'Allende, uno dei miei amori giovanili.
Sto leggendo "La somma dei giorni", che è un racconto in prima persona della vita della sua famiglia nel periodo successivo alla morte della figlia Paula.
Pur non condividendo la sua visione del mondo, la adoro. Dà l'idea di essere una persona gradevolissima anche se dotata di un bel caratterino.
Sembra quasi di conoscerla, si mette a nudo, ti parla come se fossi sua amica, senza pudori, senza omettere aspetti imbarazzanti o che potrebbero metterla in cattiva luce.

Mi piacerebbe essere così, sentirmi DAVVERO libera di dire sempre quel che penso. Invece ho sempre attivo il filtro "attenzione a non ferire i sentimenti altrui".
Posso dirlo? E' colpa di mia mamma.

E chiudiamo qui la seduta odierna. Tiè, senza nemmeno pagare lo psicanalista!
Troppo facile?!

4 commenti:

  1. io il tuo blog nuovo me l'ero perso...ultimamente sono un bel po' distratta...hai ragione su un punto:l'amore per la letura nasce da piccoli...se in quell'età impari a "vdere" e a "vivere quello che leggi, lo saprai fare sempre, altrimenti leggerai per dovere, per consuetudine, per cultura...ma mai per amore....con la Allende non ho mai avuto un ottimo feeling...piuttosto, ho amato la Serrano...l'hai letta mai?...e poi, è vero che leggere fa riflettere, su se stessi, in primis...e sulle colpe delle nostre mamme:-)

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  2. La Serrano e` una delle mie preferite. Mi e`sempre piaciuta più della Allende, perché la sento più vicina al mio modo di pensare.
    Ciao!!!

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  3. Io non leggo i gialli, non è esattamente il mio genere, ma mia sorella mi ha convinta a leggere "La principessa di ghiaccio" della Lackberg e mi è piaciuto tantissimo... l'hai già letto?

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  4. Si Paola, e mi e` piaciuto molto. Me l`ha passato mia suocera che e` la mia spacciatrice ufficiale.
    Ultimamente mi ha passato un libro di Asa Larsson. Molto bello. Lo consiglio. Il titolo e` Tempesta solare, mi pare.

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